
Ciao! Sottopongo, allo sfortunato lettore che avesse voglia di perdere un po' di tempo, una mia idea che sempre più si fa sentire nella mia testolina bacata.
Da anni, in documentari digeriti, ogni volta che sento parlare di energia oscura storco il naso.
Mi sono così messo a pensare mentre prendevo sonno a come è nata questa idea e ho pensato a qualcosa che ho pensato di sottoporvi.
Penso che siamo tutti d' accordo che un evento che accade sotto i nostri occhi, può essere spiegato utilizzando diversi sistemi di riferimento, arrivando allo stesso risultato ovvero descrivendo in maniera equivalente lo stesso fenomeno. Talvolta un sistema di riferimento viene privilegiato rispetto ad un altro, per una semplice questione di convenienza: tipico esempio nella fisica classica, mentre descrivo la parabola di un pallone da calcio mi metterò in un sistema di riferimento solidale con il moto della Terra (certamente potrei descrivere lo stesso moto da un altro punto di vista, ad esempio osservato da Giove, ma sarebbe inutilmente dispendioso). Appurato che tendiamo a descrivere un fenomeno tipicamente nel modo più semplice possibile, ho una critica verso la cosiddetta teoria dell' energia oscura e sugli scenari secondo me inutilmente complessi che essa crea di conseguenza.
Importante premessa: non propongo altre teorie, semplicemente propongo di vedere il tutto da un' altro punto di vista, ma arrivando agli stessi risultati finali. Perché secondo il mio modestissimo parere da mente bacata, la teoria della energia oscura è come se stesse descrivendo un fenomeno più semplice (la parabola di un pallone) in una maniera inutilmente complessa (il pallone visto da Giove). Inoltre non vado contro alcuna evidenza astronomica, non mi metterò a stravolgere le leggi della natura. Detto ciò, ecco i punti:
1) Ci stiamo allontanando (tranquillo Hubble, non ti contraddico): lo spazio tra noi e le galassie sta aumentando in tutte le direzioni;
2) Gli oggetti che ci appaiono più lontani da noi, appaiono allontanarsi più velocemente da noi (spostamento dello spettro sul rosso) rispetto agli oggetti più vicini a noi.
Ma è qui che mi intrometto io.
Dato che, si sa, guardando nel cielo guardiamo nel passato, e più guardiamo lontano e più stiamo guardando indietro nel tempo, in maniera equivalente il punto 2) si può scrivere anche in questo modo:
2) Gli oggetti che ci appaiono più vecchi, appaiono allontanarsi più velocemente da noi (spostamento dello spettro sul rosso) rispetto agli oggetti più giovani.
Fin qui non ho detto nulla di eclatante, semplicemente dall' immagine di uno stesso oggetto noi possiamo sì dire quanto è lontano, ma abbiamo l' informazione in maniera equivalente sia sulla distanza spaziale che temporale.
Bene, chi mi ha seguito fino qui, e ha letto il titolo di questo topic, avrà capito dove voglio andare a parare

Perché dunque, la stragrande maggioranza della comunità scientifica si sta soffermando esclusivamente sull' aspetto spaziale dell' osservazione delle galassie, e non su quello temporale?
Detto in altre parole, osservando un oggetto nel nostro sistema di riferimento, perché privilegiare il sistema di coordinate "posizione nello spazio - accelerazione dello spazio tra noi e l' oggetto" rispetto al sistema equivalente "posizione nel tempo - accelerazione del tempo tra noi e l' oggetto"?
La conseguenza di entrambe le asserzioni è infatti identica, ovvero l' oggetto risulterà accelerare dal nostro punto di vista, sia che l' accelerazione sia da considerarsi reale (energia oscura) , sia apparente (è il nostro tempo che va più lento): la descrizione del fenomeno osservato non cambia (in a=Δv/Δt il valore dell' accelerazione aumenta in maniera simmetrica sia se aumentiamo il delta v ,sia che diminuiamo il delta t).
So che la nostra esperienza del quotidiano ci rende più familiare il primo dei due metodi "di pensiero" (più che di osservazione), ma prima di tirare in ballo delle ipotesi strampalate come l' energia oscura (creando da zero, sulla carta, una nuova forza), perché non si è spesa nemmeno una parola su altre teorie alternative equivalenti sulla carta, come l' espansione del tempo (prima più denso dunque più veloce, ora meno denso e veloce)?
Anzi, dato che spazio e tempo sono la stessa cosa: lo spazio si sta espandendo, perché il tempo non dovrebbe farlo?

Lascio a voi le critiche (probabili, nessuno con cui ne ho parlato mi ha capito del tutto), le smentite o i commenti su questo mio modo di vedere la questione

Una teoria, seppure accreditata come quella dell' energia oscura, rimane pur sempre una teoria, quindi possiamo ancora parlarne no?

Simone