E' una vera finestra verso le profondità sotto la superficie della Luna, quella che ha scoperto il LRO(Lunar Reconnaissance Orbiter), e non solo, ma anche una possibile entrata verso un mondo abitabile lunare. La cava in questione si pensa essere un buco sopra un lungo tubo di lava sotto il Mare Ingenii, uno dei pochi mari presenti sul lato oscuro della Luna. La cava è enorme. Circa 130 metri in diametro, ed è probabilmente il risultato del collasso parziale di un pezzo del tubo di lava. Ma i geologi lunari non si aspettavano di certo di vedere caratteristiche cosi inusuali in questa regione. Precedentemente una cosa simile, fu scoperto nella regione dei Marius Hills, nel Oceano delle Tempeste, sul margine della regione che è piena di duomi vulcanici,sotto cui è possibile che ci siano tantissimi tubi di lava. Ad ogni modo, quel tipo di caratteristiche geologiche non si trovano nel Mare Ingenii. LRO indagherà sicuramente molto più affondo questa regione.
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Nuova Teoria per Spiegare il Metano e l'Assenza di Chimica Organica su Marte
Continua la dura ricerca di prove riguardo alla presenza passata o attuale di vita su Marte.Una parte dei sforzi e dedicata alla ricerca di composti organici come proteine nel suolo Marziano, ma la loro assenza rimane un mistero. Nella rivista peer review "Astrobiology", viene presentata una nuova teoria per spiegare cosa succede alle molecole basate sul carbonio.
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Le caverne di ghiaccio sono possibili su Marte
Nuovi risultati pubblicati nel giornale Icarus, suggeriscono che le caverne su Marte potrebbero essere per i futuri astronauti molto più che solo una copertura. In molti posti, anche molto lontani dai poli, le caverne potrebbero in realtà essere una grande fonte di ghiaccio d'acqua.
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Nuova Mappa Svela Antichi Laghi su Marte
E se l'enorme bacino Hellas su Marte fosse un tempo stato un gigantesco lago? Una nuova mappa geologica mostra prove di depositi sedimentari consistenti con l'idea della presenza di grandi masse d'acqua sopra. Affioramenti finemente stratificati intorno al margine del bacino Hellas sono stati interpretati come una serie di depositi sedimentari risultati dall'erosione e dal trasporto di materiali presenti più in alto in un bacino enorme di acqua. "Questa mappa rende le interpretazioni geologiche consistenti con i precedenti studi, e colloca questi laghi nel periodo iniziale del Noachiano, tra i 4.5 ed i 3.5 miliardi di anni fa." ha spiegato Leslie Bleamaster, scienziata e ricercatrice del Istituto per le Scienze Planetarie.
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Spirit: Prove del Passato Acquoso di Marte
Anche se il rover Spirit sta dormendo, un nuovo sguardo a vecchi dati raccolti da uno dei suoi strumenti conferma la presenza in grandi quantità di rocce ricche di carbonati, il che significa che queste regioni di Marte nel passato potrebbero aver contenuto tanta acqua in superficie. Il Miniature Thermal Emission Spectrometer(Mini-TES), ha analizzato la zona di rocce intorno a se, chiamata "Comanche", nel 2005, ma lo strumento fu parzialmente accecato dalla sabbia. Soltanto quando gli scienziati hanno sviluppato una speciale calibrazione per rimuovere gli effetti spettrali della sabbia sullo strumento, i dati spettrali hanno rivelato prove di rocce ricche in carbonati nella regione di bassi fondi del Cratere Gusev, su Marte.
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Ossigeno nei oceani di Europa
Europa, la luna di Giove, è uno dei posti più importanti per gli astrobiologi e scienziati di tutto il mondo, ed attualmente è anche il mondo più probabile dove trovare vita nel Sistema Solare oltre alla Terra. Gli scienziati sanno che su Europa esiste un enorme oceano di acqua salata, e a lungo si sono chiesti se questo fosse in grado di ospitare forme di vita. Adesso da un gruppo di scienziati arriva una teoria secondo cui Europa ha abbastanza ossigeno a disposizione da permettere l'esistenza di oceani pienissimi di forme di vita.
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Io,inferno e paradiso, e la missione Io Volcano Observer Parte-I
Mentre si parla dei futuri progetti da finanziare per il prossimo decennio(2013-2023),torna con forza l'idea di un orbiter dedicato interamente ad uno dei posti più particolari ed eccitanti del intero Sistema Solare: Io. Io,la quarta più grande luna del Sistema Solare, e la più vicina a Giove delle 4 galileane,è, con i suoi oltre 400 vulcani attivi, il corpo più attivo geologicamente che conosciamo. Per planetologi, e geologi, Io rappresenta davvero il sacro graal, in quanto offre la possibilità di studiare dinamiche geologiche che non solo non si trovano da nessun'altra parte, ma è come un enorme enciclopedia aperta su com'erano i pianeti agli inizi del Sistema Solare.
Tuttavia, per quanto Io possa essere davvero interessante, i fondi sono limitati, ed i candidati per le future missioni di esplorazione sono centinaia. Ci sarà una lotta durissima, che però, il progetto del "Io Volcano Observer" ha le carte in regola per poter vincere. Prima conosciamo meglio questo paradiso geologico,e inferno per qualsiasi esploratore.
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Cenere Vulcanica In Meridiani Planum su Marte
Una nuova foto(sopra) mostra la vista della Meridiani Planum, vista dal orbiter Mars Express. Questa foto aiuta gli astronomi a capire meglio le direzioni del vento in questa regione di Marte, usando come riferimento lo spostamento della cenere vulcanica.
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Canali Marziani Creati Da Sabbia e Diossido di Carbonio
Quando nel lontano 1999 il Mars Global Surveyor aveva osservato sulla superficie di Marte dei canali scavati nelle colline,tutti esaltarono convinti che fossero la prova dell'esistenza di acqua liquida sul pianeta rosso. Certo è un idea eccitante, ma che è piena di problemi. Una nuova teoria basata su prove in laboratorio dimostra come probabilmente è per via della sabbia che quei canali si sono venuti a formare.
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Contando i Crateri di Titano
Riuscire a determinare il numero di crateri presenti su Titano, potrebbe aiutare gli scienziati a capire l'età della luna, e il suo potenziale per la vita. A questo scopo, una nuova ricerca presentata sulla rivista Icarus, fornisce il più recente conteggio del numero totale di crateri d'impatto trovati finora sulla luna Titano.
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